Il Conto Termico 2.0, istituito con il D.M. 16 febbraio 2016 e gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici), rappresenta un’importante opportunità per chi è interessato a migliorare l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili. Questo incentivo offre un sostegno a fondo perduto, a differenza delle detrazioni fiscali, per interventi di efficienza energetica su edifici esistenti e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. La copertura finanziaria varia dal 40% al 100% delle spese ammissibili, a seconda del tipo di operazione.
Chi può beneficiare di questi incentivi?
Il Conto Termico 2.0 è accessibile a privati, aziende e amministrazioni pubbliche desiderose di rinnovare i propri sistemi energetici verso soluzioni più sostenibili. Tra gli interventi ammessi troviamo:
• la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a biomassa;
• l’adozione di pompe di calore, sia elettriche che a gas, inclusi i sistemi geotermici;
• l’introduzione di sistemi ibridi e di collettori solari termici;
• la sostituzione di scaldacqua elettrici con modelli a pompa di calore.
Incentivi specifici per le pubbliche amministrazioni
Le amministrazioni pubbliche possono approfittare di ulteriori incentivi per:
• migliorare l’isolamento termico degli edifici;
• sostituire infissi, schermature solari e sistemi di illuminazione;
• convertire gli immobili in edifici a energia quasi zero;
• installare tecnologie avanzate per il controllo automatico (building automation);
• aggiornare gli impianti di climatizzazione con generatori di calore a condensazione.
Come accedere agli incentivi?
Per ottenere il beneficio, è necessario presentare la richiesta al GSE al termine dei lavori. Le PA hanno anche la possibilità di prenotare l’incentivo in anticipo, garantendosi così il sostegno prima dell’inizio degli interventi.